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Tartufo Bianco

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Quando trovarlo: Ottobre - Dicembre.

Caratteristiche: Raro, pregiato ed estremamente ricercato dagli intenditori più raffinati, è considerato il più prelibato tra i tartufi ed è sicuramente il più costoso.

Aspetto e Colore: Corpo globoso dall’aspetto irregolare caratterizzato da numerose protuberanze, vellutato e liscio al tatto. Il peridio (parte esterna) può assumere diverse sfumature di colore che variano dall’ocra pallido al giallo oliva, dall’avorio scuro al grigio con toni verdastri. Con la maturazione può assumere una colorazione più scura con sfumature rossastre. La gleba (parte interna) è di un tenue colore giallo con venature bianche. Le sue dimensioni sono piuttosto variabili. Alcuni, rari, esemplari nelle giuste condizioni ambientali possono raggiungere dimensioni considerevoli ed un elevatissimo valore economico.

Profumo: Molto intenso e caratteristico con note di formaggio, conserva anche note aromatiche tipiche del mondo vegetale.

Sapore: Deciso con leggere note piccanti, richiama a volte il sapore del formaggio stagionato.

Habitat ideale: Predilige terreni argillosi, ricchi di elementi nutritivi, spesso umidi per la presenza di corsi d’acqua. Cresce in boschi di latifoglie in simbiosi con varie tipologie di albero come salice, pioppo, tiglio, carpino, roverella, rovere e farnia.

Curiosità: Questo tipo di tartufo è noto sin da tempi molto remoti, il suo appellativo latino si riferisce al valore economico che questa pietanza poteva raggiungere, Tuber Magnatum infatti significa tubero da magati ovvero cibo adatto a ricchi signori. Servire un piatto del genere ai propri commensali equivaleva ad una tacita ma evidente affermazione di elevato status sociale e ricchezza.

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Informativa generale

Quando trovarlo: Ottobre - Dicembre.

Caratteristiche: Raro, pregiato ed estremamente ricercato dagli intenditori più raffinati, è considerato il più prelibato tra i tartufi ed è sicuramente il più costoso.

Aspetto e Colore: Corpo globoso dall’aspetto irregolare caratterizzato da numerose protuberanze, vellutato e liscio al tatto. Il peridio (parte esterna) può assumere diverse sfumature di colore che variano dall’ocra pallido al giallo oliva, dall’avorio scuro al grigio con toni verdastri. Con la maturazione può assumere una colorazione più scura con sfumature rossastre. La gleba (parte interna) è di un tenue colore giallo con venature bianche. Le sue dimensioni sono piuttosto variabili. Alcuni, rari, esemplari nelle giuste condizioni ambientali possono raggiungere dimensioni considerevoli ed un elevatissimo valore economico.

Profumo: Molto intenso e caratteristico con note di formaggio, conserva anche note aromatiche tipiche del mondo vegetale.

Sapore: Deciso con leggere note piccanti, richiama a volte il sapore del formaggio stagionato.

Habitat ideale: Predilige terreni argillosi, ricchi di elementi nutritivi, spesso umidi per la presenza di corsi d’acqua. Cresce in boschi di latifoglie in simbiosi con varie tipologie di albero come salice, pioppo, tiglio, carpino, roverella, rovere e farnia.

Curiosità: Questo tipo di tartufo è noto sin da tempi molto remoti, il suo appellativo latino si riferisce al valore economico che questa pietanza poteva raggiungere, Tuber Magnatum infatti significa tubero da magati ovvero cibo adatto a ricchi signori. Servire un piatto del genere ai propri commensali equivaleva ad una tacita ma evidente affermazione di elevato status sociale e ricchezza.